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L'imprinting e gli stimoli ambientali che offriamo ai nostri cuccioli.


Con il termine "imprinting" (dall'inglese "to imprint", "stampare, imprimere") si indica la modalità di apprendimento che si attua in un determinato periodo della vita di un cucciolo, detto "fase sensibile". In tale periodo il cucciolo è predisposto biologicamente ad apprendere ed in lui si fissano dei modelli di comportamento.
Detto in parole semplici, il meccanismo dell' imprinting è questo: nel cucciolo esistono degli schemi comportamentali innati che se sono stimolati a manifestarsi in una determinata fase della vita, si rafforzano, cioè "si imprimono" in lui. Affinché ciò accada è necessario che il cucciolo incontri degli stimoli esterni.
Il termine fu coniato da Konrad Lorenz, il fondatore dell'etologia moderna, in seguito ai suoi studi sulle oche selvatiche. L'episodio che lo portò a scoprire l'esistenza di tale "fissazione di un preciso modello comportamentale" (come lui stesso lo definì) fu la nascita della sua ochetta Martina. 
Appena l'ochetta ruppe col becco l'uovo e guardò fuori, Lorenz si accovacciò e si allontanò facendo il verso delle oche selvatiche. La cosa stupefacente è che l'ochetta lo seguì immediatamente e che, da quel momento in poi, non volle più essere posta accanto alla madre: per lei la madre era Konrad Lorenz e lo seguiva ovunque andasse.  Da qui il grande etologo comprese che le oche identificano come propria "madre" il primo essere che vedono in movimento appena nascono. Non importa se ha la barba bianca, non ha le ali e nemmeno le zampe palmate: per le ochette la loro madre è, irreversibilmente,  il primo essere che si è mosso davanti ai loro occhi quando sono venute al mondo.
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Comprendere la peculiarità dell'apprendimento per imprinting, fa capire quanto sia importante tutto ciò che un cucciolo vive in questa fase della sua vita, fase che Lorenz definì, non a caso,  "fase sensibile".
Innanzitutto, ciò che viene appreso attraverso l'imprinting è irreversebile. Ad uno stesso stimolo ambientale, si avrà come risposta sempre lo stesso comportamento. Infatti, Lorenz dovette adottare per forza Martina, non ci fu verso di fare capire all'ochetta che lui non era la "vera" madre.
In secondo luogo, l'imprinting è attivo solo in un determinato periodo della vita. Per i cuccioli, questo periodo si colloca tra la terza e la dodicesima settimana per il cane e dalla terza alla settima settimana per il gatto.
Il cucciolo, infine, può essere esposto anche solo per un periodo brevissimo allo stimolo, anche solo qualche secondo: apprenderà ugualmente il comportamento innato che lo stimolo farà scattare in lui.
Nella fase dell'imprinting, le esperienze di apprendimento mutano la struttura stessa del cervello. Se il sistema nervoso del cucciolo non riceve gli stimoli capaci di attivare i collegamenti nervosi preposti a riconoscerli, non avverranno tutte le sinapsi (i collegamenti fra le cellule nervose) possibili; e , purtroppo, trascorsa questa fase della sua vita, non potranno più avvenire.
Questo vuol dire in definitiva che, se non è stato sottoposto a determinati stimoli nelle settimane della "fase sensibile", il cane adulto non sarà mai più in grado di riconoscerli e, quindi, di produrre le risposte adeguate.
Per tali motivi è importantissimo che nella fase di socializzazione del nostro cucciolo, permettiamo loro di entrare in contatto con gli stimoli ambientali (la madre, i fratelli, noi stessi, le nostre mani, il nostro odore, la nostra voce, contatti intra e interspecifici, suoni, luoghi diversi...) più diversificati ed opportuni.

da: http://www.farminachannel.com/

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