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LA COMUNICAZIONE

Generalmente si è portati a pensare che il modo migliore per comunicare con il cane sia il linguaggio verbale, ma non è così. Per il cane il canale più importante è il non verbale, il corporeo, i gesti e la posizione del corpo nello spazio, perfino la sola direzione dello sguardo.
Attraverso una corretta comunicazione corporea si trasmette al cane sicurezza favorendo il proprio accreditamento, serenità, calma e autocontrollo, precisione nelle richieste e negli ingaggi.
I gesti rappresentano le parole e dovrebbero essere utilizzati per indicare (es.”vai a prendere la pallina”), per chiedere (es.”mettiti seduto”), per ingaggiare (es.”dai giochiamo”), per sollecitare un’iniziativa (es.”prova a risolvere questo problema”).
Importante è anche la cinetica del corpo, cioè il movimento del corpo: è importante perché un corpo in movimento può impaurire, assecondare, farsi seguire, focalizzare. Con un cane sono importanti la velocità, la decelerazione in avvicinamento, la traiettoria di approccio, la coerenza e la fluidità.
-Fenix Bright Northern Star's at 6th months-
Ma vediamo come i cani comunicano tra loro per renderci meglio conto dell’importanza delle informazioni appena descritte.
La comunicazione nel cane può essere olfattiva e paraolfattiva, visiva, acustica e tattile.
I cani hanno una sensibilità tattile particolarmente sviluppata e percepiscono vari tipi di contatti:
Contatti rassicuranti come appoggiarsi, strusciarsi sulle gambe, dare colpetti muso contro muso .
Contatti di dominanza come poggiare il muso o una zampa sulle scapole o sul proprietario o montare .
Contatti di sottomissione come leccare la bocca, strusciarsi con le orecchie abbassate contro il fianco del partner .
Contatti nel gioco come morsi e spinte .
Anche le persone comunicano con i cani tramite il contatto ed è opportuno tener presente che ogni tipo di manipolazione ha un proprio significato come ad esempio carezze lente a mano aperta lungo il fianco trasmettono calma mentre pacche energiche hanno l’effetto opposto favorendo una maggiore attivazione ed eccitamento. E’ importante tenere presente questi fattori anche durante l’educazione del cane poiché ad esempio carezze vigorose, pacche sulla testa piuttosto che abbracci, potrebbero non avere il significato di premio che noi intendiamo comunicare bensì un’occasione per perdere la concentrazione e ottenere risultati inferiori alle possibilità.
Per quanto riguarda gli odori è bene dire che i cani vivono in un mondo di odori, l’olfatto è il loro senso più sviluppato. Attraverso gli odori sono in grado di ricavare diverse informazioni su chi lo ha lasciato e per loro l’attività di fiuto è molto gratificante e ad esempio, può essere utile per auto calmarsi o scaricare lo stress accumulato.
Per quanto riguarda l’udito e per quanto concerne la comunicazione, il suono può avere una diversa frequenza, intensità e modulazione nella trasmissione.
In base alla tonalità si può osservare che il ringhio, l’abbaio e altri            suoni, se emessi a bassa intonazione, solitamente indicano minaccia o rabbia, al contrario i suoni di elevata tonalità indicano l’opposto quindi desiderio di avvicinarsi o comunque una disposizione positiva.
La durata del suono è utile per cambiarne il significato, suoni brevi sono associati in genere a paura o dolore.
 Il ritmo è utile per capire il livello di eccitamento del cane, ad esempio suoni che si ripetono spesso, a ritmo veloce indicano eccitamento mentre suoni distanziati non ripetitivi denotano un basso livello di eccitamento o una disposizione d’ animo transitoria.
Ecco ora la comunicazione visiva. La vista assume un ruolo molto rilevante per i cani; infatti essi utilizzano nella comunicazione le espressioni facciali e le posture del corpo. Utilizzano il corpo attraverso la prossemica, ovvero la specifica disposizione del corpo rispetto all’interlocutore, attraverso la cinetica, quindi il movimento complessivo del corpo rispetto all’ interlocutore, attraverso orripilazione tramite il mantello e attraverso le posture, ovvero la esposizione complessiva del corpo rispetto all’ interlocutore ed il movimento delle parti articolate del corpo. Vediamole più dettagliatamente.
Per la prossemica è opportuno sottolineare che il cane assume una posizione frontale per rivolgersi in modo diretto, per chiedere qualcosa e lo fa quando si sente sicuro, mentre si pone dietro quando si sente minacciato e chiede protezione, mentre la posizione laterale indica alleanza. Una nota importante è che i cani sono sensibili allo spazio di interposizione quindi un approccio troppo diretto, una vicinanza troppo stretta potrebbe metterli in agitazione,irritarli aumentare la loro aggressività o  e loro paure.
Per quanto riguarda la cinetica è bene osservare che i cani prestano molta attenzione alla velocità, alla traiettoria e alla coreografia utilizzata dall’ altro . Per esempio avvicinarsi in modo frontale , diretto ha un significato diverso rispetto ad avvicinarsi descrivendo una curva e lateralmente. Lo stesso vale per la velocità con cui ci si muove.
Le orecchie, lo sguardo, i peli e la posizione del corpo ci possono dire molto su quanto il cane ci sta dicendo e questo insieme di caratteri determinano le sue posture .
Un cane rilassato e sereno avrà una postura neutra caratterizzata da coda bassa rilassata, orecchie e testa alte, bocca aperta, rilassta  e posizione complessiva del corpo sciolta con peso suddiviso sulle quattro zampe. Un cane vigile in allerta avrà coda orizzontale, orecchie in avanti, occhi spalancati, bocca chiusa. Un cane molto sicuro di sé che comunica superiorità sociale, presenta coda rigida tenuta in alto, orecchie alzate, zampe rigide e corpo lievemente spostato in avanti. Un cane con queste caratteristiche potrebbe utilizzare anche delle azioni per sottolineare la sua dominanza rispetto ad un altro cane come ad esempio la “T position” (in questo caso il dominante si mette ad angolo retto con il muso sulle scapole del sottomesso) oppure la monta.
Un cane impaurito, ma non remissivo che potrebbe attaccare se incalzato, presenta coda tra le zampe, cresta di pelo alzato,orecchie indietro, naso corrugato, labbra arricciate con denti visibili, angolo della bocca indietro e corpo abbassato.
Un cane impaurito che intende comunicare sottomissione presenterà invece orecchie rivolte indietro, coda tra le gambe, sguardo sfuggente, posteriore basso. Un cane che vuole dimostrare sottomissione attiva si muove basso a terra, passa sotto il muso dell’altro e lecca la bocca dell’altro, mentre nella sottomissione  passiva il cane si butta a terra, pancia in su, mostrando il collo e la zona inguinale.
Un cane impaurito presenta coda sotto il corpo, orecchie tirate indietro,corpo basso e arretrato,espressione facciale tutta tirata all’indietro e talvolta potrebbe perdere urina o avere spremiture anali.
Un cane sotto stress presenterà un aumento della vigilanza, ansima e suda sotto le zampe,aumenta le eliminazioni, si gratta e si lecca, aumenta le vocalizzazioni, aumenta il livello di attività oppure si immobilizza, presenta un espressione tipica del muso.
Un cane che invita al gioco farà una sorta di inchino tenendo il posteriore alto e le zampe anteriori basse che si muovono.

Questi sono solo alcuni esempi che potranno aiutarci a capire meglio la comunicazione dei nostri cani e quindi a comprendere quello che provano e pensano. Con un po’ di esperienza e soprattutto impegnandoci ad osservarli potremo migliorare notevolmente il nostro rapporto reciproco.

Di Daniela Fiabane
Allieva della Scuola Cinofila Il Mio Cane Viridea
Scuola di formazione professionale Educatori Cinofili


da: http://www.ilmiocane.net/

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