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Le manifestazioni canine: qualifiche e certificazioni

Le manifestazioni canine, conosciute anche come esposizioni cinofile, rivestono una particolare importanza in quanto rappresentano, al di fuori dell'aspetto scenografico, veri e propri test di zootecnia, più precisamente detti : verifiche morfologiche. In apparenza questi eventi appaiono di natura esclusivamente scenografica, ma non è così. Vince, (se vogliamo mantenere l'aspetto agonistico che però male si associa a tutto ciò), il cane più bello. Ma il concetto di “bellezza” in cinotecnia assume un particolare aspetto, quello cioè di "bellezza funzionale". Sta a dire che non è il gusto personale di chi "giudica", (io preferisco dire "verifica"), a fare la distinzione, ma il possedere da parte del cane di quelle caratteristiche dettate dallo standard in maggiore o minor misura a fare la differenza, e rendere un soggetto di quella razza più "bello" di un'altro della stessa. Entra quì in gioco la figura del Giudice, che in esattezza è definito Esperto Giudice, colui cioè che sulla base della propria conoscenza tecnica in proposito delle razze, verifica il soggetto, esaminandolo sotto il profilo morfologico, a definire in quale misura esso possiede le caratteristiche previste dalla razza alla quale appartiene, e lo definisce, quello che noi intendiamo, più o meno "bello". Il cane viene così "qualificato", gli viene cioè assegnato un valore che riassume il giudizio ottenuto.
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Le possibili qualifiche ottenibili vanno da, in ordine crescente, "Abbastanza Buono", (oramai rarissima), "Buono", "Molto Buono", ed "Eccellente". Al soggetto sufficientemente in tipo, senza notevoli qualità e non in buone condizioni fisiche, viene assegnata la prima qualifica. A quello invece che possiede le caratteristiche della razza, pur accusando dei difetti, a condizione però che questi non siano redibitori, si attribuisce il "Buono". Per colui invece che è perfettamente in tipo, equilibrato nelle sue proporzioni, in buone condizioni fisiche, e con qualche difetto veniale ma non morfologico, a manifestare comunque un cane di qualità, verrà attribuito il “Molto Buono”. La massima qualifica ottenibile, quella cioè di “Eccellente”, viene invece assegnata a quel soggetto che si avvicina il più possibile allo standard della razza di appartenenza, in perfette condizioni, a realizzare un insieme armonico ed equilibrato, con classe e brillante andatura. Il cane così qualificato si impone per grandi qualità che gli faranno perdonare eventuali piccole imperfezioni. Da tutto ciò si desume la preponderante classificazione qualitativa, a prescindere dalla classifica ottenuta: non è determinante la posizione occupata nella classifica che obbligatoriamente scaturisce dalla differenziazione di più soggetti, ma bensì importante ai fini zootecnici la qualifica ottenuta. Vale a dire che un cane che si è classificato all’8° posto su otto, (ultimo), ma guadagna la qualifica di “Eccellente”, è in assoluto un degnissimo rappresentante della razza, da tenersi in considerazione per la riproduzione per l’onorevole qualifica ottenuta. Ora, descritte nel dettaglio le qualifiche ottenibili dall’esame morfologico, parliamo delle famose “Certificazioni”. Si tratta di veri e propri certificati, che vengono, (eventualmente), assegnati a quei soggetti che possiedono caratteristiche e qualità tali da rispecchiare lo standard ideale della razza, i famigerati “CAC” o “CACIB”. Di identico valore, il primo valevole per il Campionato Italiano di Bellezza, (CAC: Certificato di Attitudine al Campionato), ed il secondo per quello internazionale, (CACIB: Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale di Bellezza). Ecco nascere i famosi “Campioni”. Con tale diploma si intende esclusivamente mettere in evidenza, o suggerire, quel soggetto come potenziale riproduttore nella selezione della razza di appartenenza. Potenziale, si badi, perché la capacità di trasmettere le qualità possedute non è cosa scontata, ma è da loro che si deve partire! Un cane per poter acquisire il titolo di Campione Italiano di Bellezza, deve conseguire ben cinque Certificazioni, (CAC), delle quali due ottenute in Esposizioni Nazionali, due in Internazionali, ed una in Raduno di Razza, ( manifestazione organizzata dal Club che tutela la razza stessa, nella quale soltanto questa viene verificata), o mostra Speciale indetta nell’ambito di una esposizione Nazionale o Internazionale, ed il tutto guadagnato da almeno tre Esperti Giudici diversi. Non è cosa da poco. Queste certificazioni vengono assegnate a quel soggetto che comunque ottiene la posizione di 1° Eccellente, ed eventualmente possono essere seguite dalla “Riserva di CAC”, attribuibile al 2° Eccellente, ed hanno egual valore. Per l’ottenimento invece del titolo di Campione Internazionale di Bellezza, il cane deve ottenere due “CACIB”, da due diversi Esperti Giudici a distanza di un anno ed un giorno l’uno dall’altro, in due expo Internazionali, una in Italia ed una all’estero. A differenza del “CAC” che può essere assegnato sia ai maschi che alle femmine che concorrono in classi separate, il “CACIB” è soltanto uno per razza, e viene disputato dal soggetto maschio e dalla femmina che hanno ottenuto entrambi il “CAC” o, in alternativa il 1° Eccellente, ma comunque giudicati migliori per sesso. Per i due titoli, italiano ed internazionale, le razze canine per le quali sono previste anche le “prove di lavoro”, hanno l’obbligatorietà di ottenere almeno la qualifica di “Molto Buono” in prova, a completamento di quanto richiesto per la nomina. Nelle esposizioni canine, i soggetti vengono suddivisi in diverse classi, distinte per sesso, età, ed eventuali titoli o qualifiche ottenuti in precedenza. Coloro che hanno già ottenuto il Titolo di Campione di Bellezza possono concorrere esclusivamente nella classe “Campioni” e non possono più ottenere, in quanto inutile, il certificato (CAC o CACIB), mentre i soggetti di età compresa tra i nove ed i diciotto mesi vengono iscritti nella classe “Giovani”, ed anche per loro non è prevista l’assegnazione delle stesse certificazioni. Quelli invece che hanno un’età dai quindici mesi in avanti possono essere iscritti nella classe “Libera” o “Lavoro” a seconda che il cane, se appartenente ad una razza sottoposta a prova di lavoro, ha ottenuto o no la qualifica in prova. Soltanto nella classe “Lavoro” può essere attribuito il “CAC”, eccezione fatta per le razze che non sono sottoposte a verifica in lavoro, per le quali tale classe non è prevista. Esistono poi le verifiche effettuate nelle “Coppie di Allevamento” e “Gruppi di Allevamento”. In questo caso vengono giudicati i soggetti presentati in coppia o in gruppo secondo medesimi criteri nel caso del giudizio su singoli, ai quali si aggiunge quello della valutazione di omogeneità morfologica nei due o più, (che sia coppia o gruppo), cani presentati contemporaneamente. Non esiste qualifica per questi casi, ma ci si limita a definire la miglior “Coppia” o il miglior “Gruppo”. Sinteticamente ecco ciò che coordina e accade nelle esposizioni canine, eventi spettacolari che nascono e occorrono a soddisfare esigenze di tipo tecnico e non sportivo.


da.: http://www.farminachannel.com/d_viewarticolo.php?articolo=609

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