Spesso si sottovaluta l’importanza di come un cane percepisca le nostre mani e di conseguenza il contatto con esse e il significato che viene attribuita da parte del pet.
Come spesso accade nel rapporto uomo-cane, tendiamo ad avere una visione antropocentrica in ogni azione che instauriamo, senza tener conto della vera indole e del vero significato che i cani danno alle nostre azioni e in questo caso al significato che possono avere le mani e come vengono usate nei loro confronti.
Senza accorgercene comunichiamo molte cose con le nostre mani mentre ci relazioniamo con i nostri amici, e non sempre le nostre mani prendono un significato positivo, questo gioca a nostro discapito, poiché l’eccessivo utilizzo copre differenti setting emozionali che ci possono portare a facili incoerenze
Se siete in possesso di cuccioli, o semplicemente fate uno sforzo mnemonico per ricordare i primi giorni passati assieme, noterete che le vostre mani sono spesso oggetto di “attacco” da parte dei dentini acuminati dei vostri puppy.
Questi sono atteggiamenti giocosi che vanno a stimolare l’istinto predatorio del cane, proprio come se fosse una pallina che corre, la mano in movimento sortisce lo stesso effetto e questo dimostra che in tenera età la mano per il cane ha tutto un altro significato a differenza di quanto capita a noi umani.
Man mano che costruite la relazione, capirà che le mani possono avere un sacco di funzioni, anche quella di punire o di far male, quindi non solo significati positivi, in questa fase (molto spesso) si complicano le cose.
Il mio consiglio è quello di lavorare, fin dai primi giorni, sul significato della nostra mano e del contatto con essa, insegnando che la mano è un qualcosa di positivo che dona al contrario di punire o privare.
Spesso c’è ancora la credenza di testare se un cane è possessivo o aggressivo togliendogli la ciotola mentre mangia, in questo modo non testiamo proprio nulla, al contrario rischiamo di far associare al cane la mano (oltre che a noi) a qualcosa di negativo, invece è bene aggiungere qualcosa di appetitoso nella ciotola mentre mangia in modo da costruire nella sua testa l’associazione MANO=POSITIVO in quanto la mia mano aggiunge e non toglie (punti relazione e fiducia salgono alle stelle).
Anche in natura, il lupo alfa una volta che lascia la preda non ha più nessun potere e diritto sul membro subordinato mentre questo si sta sfamando, il subordinato è autorizzato a difendere il suo turno e la preda se l’alfa dovesse avere dei ripensamenti, quindi anche questo dovrebbe farvi pensare sull’inutilità di quel gesto.
Se ancora non siete convinti usiamo il buon senso, il cibo per il cane è un bisogno primario proprio come tutti gli esseri viventi, perché andare a disturbarlo, soprattutto per deprivare, quando si sta sfamando? E’ una pratica inutile, pericolosa e soprattutto rischia di inficiare e incrinare il vostro rapporto.
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| Fenix Bright NorthernStar's a 4 mesi |
Possiamo dare valore alla “mano” quando giochiamo con le palline, utilizziamo sempre due palle identiche (anche i cani hanno le loro preferenze quindi teniamo presente che due palline uguali avranno lo stesso valore..sono identiche quindi…), lanciamo la prima e aspettiamo che il cane la vada a recuperare, una volta raccolta attendiamo che presti attenzione nei nostri confronti o che torni verso di noi, in quel momento facciamo comparire la seconda pallina e attireremo con questa la sua attenzione (magari facendola rimbalzare davanti a noi).
Il cane incuriosito dal movimento dell’altra palla (istinto predatorio che si innesca) lascerà la prima palla recuperata per prendere la nostra e in quel preciso istante concediamo la pallina in nostro possesso (rinforzo per aver lasciato e rinforzo sulla nostra mano).
Procediamo queste operazioni per un paio di cicli interrompendo l’interazione prima che il cane si stufi, una volta deciso di interrompere il gioco, recuperiamo le palline e premieremo il cane per averci concesso la palla senza aver avuto in cambio l’altra palla come pochi minuti fa.
In questa maniera oltre ad insegnare a lasciare e riportare facciamo capire al cane che la nostra mano non toglie mai ma al contrario concede, dona qualcosa di positivo e a livello relazionale ne guadagnate sicuramente, perché andate a mettere un mattoncino importante nella sfera emozionale rivolta verso di voi.
Con questo gioco il cane imparerà che la mano non toglie, non va in competizione con lui ma al contrario, quando lascia qualcosa a lui caro la nostra mano concede un oggetto di identico valore e soprattutto mi fa divertire.
Altro aspetto importante da tener presente è il modo in cui accarezziamo il cane:
dovremmo evitare di frizionare la cute come fosse un peluches, al
contrario è utile approcciarsi in maniera graduale e consapevole ad esempio passando la mano delicatamente (le prime volta usando magari il dorso) lungo tutto il corpo proprio come farebbe la mamma con la lingua nei primi giorni di vita, quando stimola i cuccioli.
Questo modo di accarezzare il corpo lungo tutta la sua dimensione aiuta il cane a prendere coscienza delle sue dimensioni e della sua rappresentazione nello spazio circostante, visto che nei primi giorni di vita ha una visione di se molto frammentaria e approssimativa. Avrete sicuramente notato che i cuccioli sono molto scoordinati e spesso non prendono nemmeno bene le misure quando vogliono infilarsi in pertugi di vario genere.
Se la manipolazione è fatta in maniera corretta aumentiamo anche il livello di intimità con il nostro cane, lavorando in profondità su fiducia e sull’aspetto relazionale, ma non solo, può anche servire come tecnica di rilassamento soprattutto se ci concentriamo su zone particolari come la zona lombare, cervicale, la nuca e la bocca.
Tutte zone molto sensibili che se manipolate con tocchi leggeri,
attuando una leggera pressione circolare con i polpastrelli otterremo un graduale rilassamento molto gradito al nostro compagno.
di Bruno Ferrari
Educatore cinofilo professionista.
Educatore cinofilo professionista.
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