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Le proteine nell’alimentazione del cane
Ci sono due tipi di amminoacidi: gli amminoacidi essenziali e quelli non essenziali. Gli amminoacidi non essenziali possono essere assimilati con l’alimentazione oppure sintetizzati dall’organismo del cane. Quelli essenziali invece devono essere presenti nell’alimentazione.
Ecco una lista di amminoacidi:
Amminoacidi essenziali
Arginina - Istidina - Isoleucina - Leucina - Lisina - Metionina - Fenilalanina - Triptofano - Treonina - Valina - Taurina
Amminoacidi non essenziali
Alanina - Asparagina - Aspartato - Carnitina - Cisteina - Glutammato - Glutamina - Glicina - Lisina - Idrolisina - Idrossiprolina - Prolina - Serina - Tirosina
Le proteine animali sono considerate proteine complete, mentre quelle vegetali sono considerate incomplete. Ciò è dovuto al contenuto di amminoacidi di queste proteine.
Gli amminoacidi che solitamente mancano nelle proteine vegetali sono l’arginina, la taurina, la metionina ed il triptofano. Il granoturco non contiene glicina, lisina triptofano. L'assenza di questi amminoacidi essenziali rende le proteine vegetali delle proteine di bassa qualità. La carne contiene tutti gli amminoacidi essenziali ed è dunque considerata come una fonte di proteine di alta qualità.
L’alimento di riferimento per misura la qualità delle proteine è il bianco dell’uovo, in quanto contiene tutti gli aminoacidi necessari in quantità sufficienti. La carne si trova subito dopo il bianco dell’uovo, mentre le proteine vegetali sono molto più indietro. Occorrono quindi più proteine vegetali che non animali per avere un livello adeguato di aminoacidi e alcuni mancherebbero comunque. È dunque molto più sensato dare ad un cane delle proteine animali in modo che abbia tutti gli amminoacidi di cui ha bisogno.
Digeribilità relativa di alcune fonti proteiche:
• Bianco d’uovo 1.00
• Muscolo (pollo, manzo, agnello) .92
• Organi (reni, fegato) .90
• Latte, formaggio .89
• Pesce .78
• Riso .72
• Avena .66
• Grano .64
• Mais .54
Nota bene: i valori di questa lista sono approssimativi e sono stati calcolati utilizzando diverse fonti
La cottura è un altro fattore che influisce sull’integrità degli amminoacidi. È stato dimostrato infatti che le alte temperature o una esposizione prolungata al calore possano alterare le catene degli amminoacidi. Questo processo determina una perdita di qualità delle proteine stesse. (1) Mentre la cottura è necessaria per l’uomo, i carnivori hanno invece un apparato gastro-intestinale adatto a digerire la carne cruda.
Nel 1982 il Dott. Kronfeld ha condotto uno studio sul contenuto di proteine dei mangimi secchi e umidi per cani, concludendo che un alto contenuto di fibre e le alte temperature tendono a impoverire la digeribilità delle proteine e a diminuire la disponibilità di alcuni amminoacidi, in particolare la lisina. Il Dott. Kronfeld spiega anche come una cottura a temperature elevate possa distruggere la metionina e l’istidina. Se la qualità delle proteine è bassa, per soddisfare il fabbisogno dell’animale ne servono in maggiore quantità. Tuttavia, anche se si aumentano le quantità di queste proteine di bassa qualità, il bisogno di amminoacidi potrebbe comunque non essere soddisfatto.
Le proteine di bassa qualità richiedono a fegato e reni un lavoro maggiore per essere digerite, generando uno sforzo aggiuntivo su questi organi. Un aspetto ancora più grave per quei cani con disfunzioni renali o epatiche. Uno sforzo aggiuntivo su degli organi già malati infatti può portare a delle complicazioni o ad una accellerazione della malattia.
Sempre il Dott. Kronfeld riferisce che cani anziani e cani con disfunzioni renali possono digerire facilmente grandi quantità di proteine. Egli afferma che percentuali di proteine del 54% possono infatti uccidere i batteri nei reni e creare le condizioni di acidità ottimali per questo organo. Questo sarebbe utile in caso di infezioni alle vie urinarie e altri tipi di infezioni nel cane. (2)
Anche gli studi del Dr. Bovee nella metà degli anni 70 hanno concluso che cani con problemi renali traggono giovamento da livelli alti di proteine. Egli afferma, con studi condotti nel corso di due anni, che le funzioni renali sono migliori in cani nutriti con una dieta al 54% di proteine rispetto al 27%. [questi studi sono in totale disaccordo con il National Research Council che raccomanda diete povere di proteine per i cani con problemi renali]. Lo stesso studio ha concluso che diete con un alto contenuto di proteine aiutano a uccidere i batteri nel tratto urinario. (3)
É stato anche effettuato un esperimento per testare l’ipotesi che un basso contenuto proteico possa salvaguardare i reni nel cane anziano. A tale scopo, il campione di cani è stato diviso in due gruppi: in entrambi i gruppi, ad ogni cane è stato rimosso un rene per rendere l’altro rene ancora più sensibile agli effetti delle proteine. Per quattro anni, un gruppo di cani è stato nutrito con una dieta povera di proteine (18%) mentre l’altro con una dieta ad alto contenuto proteico (34%). I risultati di questo studio indicano che la dieta ad alto contenuto di proteine non ha causato effetti negative e che al contrario la mortalità è stata maggiore nel gruppo nutrito con poche proteine. (4)
Otto studi condotti su cani con una massa renale ridotta hanno dimostrato che livelli fino al 45% di proteine non hanno effetti negativi sui reni. (5)
C’è poi la questione del fabbisogno proteico nei cani anziani. Molti mangimi industriali hanno una linea per cani anziani. Spesso si tratta di mangimi poveri di proteine, ma degli studi hanno dimostrato che questo può fare più male che bene. Infatti, una alimentazione ricca di proteine è importante soprattutto per i cani anziani. I cani anziani sembrano essere meno efficienti nel metabolizzare le proteine e quindi hanno bisogno di più proteine nella loro dieta per compensare questa mancanza. Gli studi mostrano che un cane anziano in buona salute necessita di un 50% in più di proteine rispetto ad cane adulto giovane. (6)
L’importanza di dare quantità adeguate di proteine ai cani anziani è stata dimostrata da uno studio condotto dal Purina Pet Care Center. In questo studio, 26 cani di razza Pointer, di età compresa tra i 7 e i 9 anni, sono stati nutriti per diversi anni con una dieta al 15% di proteine e una dieta al 45% di proteine. I cani nutriti con una dieta ricca di proteine avevano una massa corporale secca elevata e una massa grassa bassa. (6)
Un fabbisogno proteico di alta qualità si addice in egual misura ai cuccioli. Una carenza di vitamine infatti può fare più male che bene e non ci esistono studi che dimostrino che troppe proteine possano essere nocive in un cucciolo.
“Il fabbisogno di proteine è maggiore per i cuccioli in crescita rispetto al cane adulto. Oltre a fornire il supporto necessario per il rinnovo delle proteine e per un metabolismo cellulare normale, le proteine contribuiscono allo sviluppo dei muscoli e altri tessuti “. (7)
“Studi condotti dalla Purina Pet Care Center hanno mostrato che cuccioli nutriti con un apporto inadeguato di proteine crescono meno e sono più suscettibili ad avere problemi di salute, rispetto a quelli nutriti con una dieta completa”. (7)
“Le apprensioni relative ai possibili problemi di sviluppo osseo causati da un eccesso di proteine nei cuccioli di taglia grande hanno portato alcuni allevatori a diminuire la quantità di proteine nella dieta dei loro cani. Tuttavia, una ricerca su dei cuccioli di alano, condotta all’Università di Utrecht (Olanda) e pubblicata nel 1993, ha dimostrato che le proteine non contribuiscono a questi problemi. Il Dr. Hazewinkel, dell’Università di Utrecht, ha condotto uno studio che dimostra che una dieta con il 32% di proteine non produce nessun effetto dannoso. Al contrario, cuccioli alimentati con una dieta contenente il 15% di proteine hanno mostrato dei segni evidenti di carenze proteiche.” (7)
“Il Dr. Hazewinkel afferma che «Una carenza di proteine dimunuisce il tasso di crescita dei cuccioli, come anche le loro risposte immunitarie. Questo è valido per i cuccioli di taglia piccola e grande. Un apporto adeguato di proteine devve essere superiore al 15%». Lo studio condotto sugli alani nei loro primi sei mesi di vita ha concluso che un contenuto proteico fino al 32% non influisce sullo sviluppo osseo e cartilagineo di questi cani. Questo studio ha anche confermato che le proteine non hanno effetti dannosi su reni e fegato.” (7)
Le conclusioni di questi studi evidenziano l’importanza nella dieta di proteine di alta qualità al fine di avere una crescita ottimale e un buon sistema immunitario. Non sono state trovate prove che dimostrino eventuali effetti negative delle proteine sulla crescita scheletrica, a meno che non se ne utilizzino troppo poche o di bassa qualità.
Dato che il cane è un carnivoro e che il suo sistema digerente è adatto a digerire grandi quantità di carne cruda e grassi, è abbastanza logico pensare che sia meglio nutrirlo con una alimentazione selezionata dalla natura. La cottura può alterare le catene di aminoacidi e rende alcuni aminoacidi inutilizzabili per il cane. Il fabbisogno di acidi grassi del cane è diverso da quello per l’uomo e la carne cruda contiene la maggior parte dei nutrienti per avere un cane in buona salute, con un buon sistema immunitario e un pelo in ottime condizioni.
Per concludere, le proteine sono importanti per i cani di tutte le età. La qualità delle proteine stesse è altrettanto importante. Questo significa che la dieta deve essere variata, al fine di garantire un apporto di tutti gli amminoacidi e contenere quindi carne rossa e bianca, frattaglie e uova. Una sola fonte proteica non è sufficiente per mantenere un carnivoro in buona salute e il fabbisogno di proteine non può essere coperto da cereali, amidi e verdure. Sebbene questi ultimi contengano fibre, minerali e vitamine, solo le proteine di origine animale contengono tutti quegli aminoacidi che sono necessari per avere un cane in buona salute e longevo.
Riferimenti bibliografici e fonti
1. Kronfeld, DS (1982). Protein Quality and Amino Acid Profiles of Commercial Dog Foods. Journal of the American Hospital Association 18: 682-683.
2. Kronfeld, DS (1978). Home Cooking for Dogs, Food Energy-Carbohydrates, Fats and Proteins. American Kennel Club Gazette, 64.
3. Bovee, KC (1972). Dietary Considerations in Chronic Renal Failure. Canine Nutrition. University of Pennsylvania, School of veterinary medicine: 37-38.
4. Finco DR, Brown SA, Crowell WA, Brown CA, Barsanti JA, Carey DP, Hirakawa DA (1994). Effects of aging and dietary protein intake on uninephrectomized geriatric dogs. American Journal of Veterinary Research 55:1282-90.
5. Summary of Experiments on Dogs With Reduced Renal Mass That Examined Renal Effects of Diet.
6. Nutritional Needs of Older Dogs.
7. • Nutrient Requirements of Cats and Dogs, National Research Council
• Kronfeld, DS (1994). Dietary management of renal senescence and failure in dogs. Australian Veterinary Journal 71: 328-331.
Etichette:
Alimentazione,
Salute
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