Parte il progetto R.R.C. , il nostro registro dei riproduttori certificati, una esigenza scaturita dal fatto che per ora, e per chi sa quanto, è impossibile richiedere l'obbligatorietà delle certificazioni per avere cucciolate con Pedigree. Come sapete esiste già il "Pedigree Selezionato" dell'Enci, con il quale ottenere un "Pedigree Selezionato", cioè un pedigree da riproduttori selezionati e certificati; questo però non impediva a nessuno di selezionare in modo non idoneo ed è secondo noi di non facile interpretazione da parte di chi vuole acquistare o adottare un cucciolo di malamute. ARRIVA IL REGISTRO SERAM RIPRODUTTORI CERTIFICATI
Prefazione dal link Se.R.A.M. (http://www.seram.info/index.php)
Parte il progetto R.R.C. , il nostro registro dei riproduttori certificati, una esigenza scaturita dal fatto che per ora, e per chi sa quanto, è impossibile richiedere l'obbligatorietà delle certificazioni per avere cucciolate con Pedigree. Come sapete esiste già il "Pedigree Selezionato" dell'Enci, con il quale ottenere un "Pedigree Selezionato", cioè un pedigree da riproduttori selezionati e certificati; questo però non impediva a nessuno di selezionare in modo non idoneo ed è secondo noi di non facile interpretazione da parte di chi vuole acquistare o adottare un cucciolo di malamute.
Di qui la decisione di dare da una parte ai nostri associati la possibilità di una vetrina per i propri riproduttori, e dall'altra parte ai futuri possessori di malamute la conspeolezza di come devono essere e quali sono i riproduttori per i quali è stata fatta la certificazione necessaria.
Direi che la cosa più importante e scopo principe è proprio la consapevolezza di chi si avvicina ai Malamute di quanto siano importanti i controlli sulle tare genetiche.
Speriamo che aderirete in tanti e che sempre più appassionati di questa nostra meraviglia della natura usufruiscano e pubblicizzino questo nostro progetto.
Published by Andrea Lucchesi
Registro Riproduttori Certificati
Salve a tutti,
come già saprete abbiamo deciso di istituire un registro dei riproduttori certificati per le patologie ereditarie di Displasie alle anche e gomiti e per le oculopatie. Tale registro verrà messo online a partire dal 1/1/2012 .
Dal momento che attualmente in Italia non sono indispensabili queste certificazioni per ottenere comunque il pedigree, abbiamo deciso di dare una vetrina a quei soggetti in regola e a quegli allevatori che operano in tal senso. Sarà una vetrina utile sia per i soci allevatori che per i soci privati, ma soprattutto sarà utile a coloro che vogliono acquistare un cucciolo e potranno così verificare in precedenza se il cucciolo ha genitori certificati o no. Intendiamo dare la massima visibilità a questo registro, sperando di creare una discrimine importante tra allevatori e privati seri e quelli che non lo sono. Speriamo nella collaborazione di tutti.
Nel dettaglio:
per inserire i propri soggetti in questo registro (gratuitamente)dovete inviare le seguenti documentazioni:
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15-16 Ottobre 2011 - IV dOg Trekking Friend's - Terre di Toscana - Monte Amiata - Siena
Anche se non ci saremo ecco un nuovo evento da non perdere!! Ulteriori informazioni al seguente link:
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Eventi
Collare o pettorina? (e quali?)
articolo tratto da: http://www.tipresentoilcane.com/

La pettorina non se la filava nessuno, se non forse i proprietari di microcani e – stranamente – quelli di bulldog (i primi -ed unici, per lunghissimo tempo – cani che ho visto impettorinati, non so perché) e di siberian husky (ai quali veniva immancabilmente rifilata la pettorina “perché erano cani da traino”. Ma da traino de che, in centro città? Ovviamente dei proprietari).
Oggi si litiga tra “collaristi” e “pettorinisti”, perché comunque, in cinofilia, l’importante è litigare.
Ma ne vale davvero la pena?
Ovvero: c’è davvero tutta questa differenza tra uno strumento e l’altro, tale da considerarne uno “angelico” e un altro “demoniaco”?
Prima di rispondere a queste domande io me ne pongo un’altra, che magari può apparire un po’ strana. Però io continuo a domandarmi per quale motivo ci si pongano tanti problemi sui danni che il collare così o quello cosà possono causare al cane… e non ci si interroga mai sui danni che un cane-trattore, se di taglia discretamente grande, può causare all’umano.
Finora non ho MAI sentito un cinofilo dire: “Ma lo sapete che se il cane tira vi può slogare una spalla?”.
No, sempre e solo a parlare del collo qua, della trachea là… e la gente se ne infischia bellamente, tanto il collo e la trachea mica sono i loro.

Pronti con i pop corn? Preso posto in prima fila?
Okay… ora vedremo cosa si scatenerà in calce a questo articolo, visto che un altro pezzo (non mio, ma di Stefano Pelati) sul tema del collare a strozzo ha avuto millemila commenti…e millemila risse allegate.
Siccome la mia io non l’ho mai detta – se non intervenendo qua e là nei commenti di cui sopra – vorrei provare, però, a esporre il mio pensiero su una questione che stavo per definire “annosa”, ma che annosa in realtà non è: fino a pochi anni fa, infatti, al massimo ci si scannava tra fautori del collare a strangolo e amanti del collare fisso.
Okay… ora vedremo cosa si scatenerà in calce a questo articolo, visto che un altro pezzo (non mio, ma di Stefano Pelati) sul tema del collare a strozzo ha avuto millemila commenti…e millemila risse allegate.
Siccome la mia io non l’ho mai detta – se non intervenendo qua e là nei commenti di cui sopra – vorrei provare, però, a esporre il mio pensiero su una questione che stavo per definire “annosa”, ma che annosa in realtà non è: fino a pochi anni fa, infatti, al massimo ci si scannava tra fautori del collare a strangolo e amanti del collare fisso.
La pettorina non se la filava nessuno, se non forse i proprietari di microcani e – stranamente – quelli di bulldog (i primi -ed unici, per lunghissimo tempo – cani che ho visto impettorinati, non so perché) e di siberian husky (ai quali veniva immancabilmente rifilata la pettorina “perché erano cani da traino”. Ma da traino de che, in centro città? Ovviamente dei proprietari).Oggi si litiga tra “collaristi” e “pettorinisti”, perché comunque, in cinofilia, l’importante è litigare.
Ma ne vale davvero la pena?Ovvero: c’è davvero tutta questa differenza tra uno strumento e l’altro, tale da considerarne uno “angelico” e un altro “demoniaco”?
Prima di rispondere a queste domande io me ne pongo un’altra, che magari può apparire un po’ strana. Però io continuo a domandarmi per quale motivo ci si pongano tanti problemi sui danni che il collare così o quello cosà possono causare al cane… e non ci si interroga mai sui danni che un cane-trattore, se di taglia discretamente grande, può causare all’umano.
Finora non ho MAI sentito un cinofilo dire: “Ma lo sapete che se il cane tira vi può slogare una spalla?”.
No, sempre e solo a parlare del collo qua, della trachea là… e la gente se ne infischia bellamente, tanto il collo e la trachea mica sono i loro.
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...18 Settembre 2011 - Riale. The day after!!!
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Eventi,
Video dog-trekking
Come Crescere, Addestrare e Allenare al Traino Un Alaskan Malamute
di Mirko Rizzi
• Addestramento del Cucciolo
Come in tutte le discipline cinofile anche in quella del traino pesante, ci sono cani che apprendono più velocemente di altri, mentre alcuni hanno bisogno di più tempo.
Solitamente impiegano minor tempo i cani meglio socializzati e coloro che hanno un rapporto veramente profondo con il proprio addestratore o proprietario che esso sia.
I cani con maggiori difficoltà in questo tipo di attività sono i cani timidi e paurosi, e soprattutto per accelerare i tempi di apprendimento è opportuno cominciare gli addestramenti fin dalla giovane età.
Infatti consiglio a tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere la strada verso questo sport o anche verso lo sleddog, di abituare il cucciolo fin dall’età di 3 mesi.
Il tutto si può fare semplicemente comprando una pettorina della misura corretta ( si trovano anche per i cuccioli e cucciolini) e legando dietro ad essa un piccolo peso che può essere costituito da un piccolo tronco di legno abituando cosi l’animale a sentire un peso ed una resistenza durante il movimento.
Il peso legato all’imbragatura lo lasceremo per brevi momenti ( non più di 10 minuti) un paio di volte al giorno, impedendo però al cucciolo di
girarsi e di mettersi a giocare con il tronco di legno legato dietro di se, ma stimolandolo a trainarlo su di una line immaginaria più o meno retta, per attirare la sua attenzione e stimolarlo possiamo usare il richiamo, oppure bocconcini appetitosi che però daremo come ricompensa solo quando riterremo soddisfacente il suo impegno.
Sgridarlo o usare metodi violenti non serviranno a nulla, ma solo a spaventarlo e a fargli odiare questo nuovo gioco che gli stiamo insegnando, ci vuole pazienza , solo cosi imparerà rapidamente e si divertirà nel farlo.
• Dressaggio allo Sleddog e al Traino Pesante
Se lo avremo abituato fin da cucciolo, come descritto nel paragrafo precedente, il lavoro da svolgere con il nostro Malamute al 10° mese di vita sarà decisamente semplificato, se invece per un qualsiasi motivo non abbiamo potuto, nulla è ugualmente perduto.
Il Nostro cucciolone è cresciuto in fretta, e maschio o femmina che sia è pronto per iniziare un addestramento più impegnativo di quello affrontato precedentemente.
Se vogliamo un cane da traino pesante, non possiamo però pretendere che non tiri al guinzaglio durante le nostre passeggiate o le uscite in città, so benissimo quanto sia odioso avere un cane che ci fa fare lo sci nautico, ma sarebbe diseducativo ripetere al cane di non tirare in continuazione e poi pretendere che tiri quanto un mulo a nostro comando.
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Socializzazione e comportamento
ALASKAN MALAMUTE : Locomotiva del Grande Nord
Carratteristiche fisiche, morfologiche e psicologiche di un grande fondista
di Mirko Rizzi
di Mirko Rizzi
Lavorando con gli Alaskan Malamute, e più precisamente praticando Sleddog, ci si rende davvero conto delle caratteristiche atletiche di questa razza nordica. Il loro punto di forza non è la velocità in quanto la struttura fisica glielo impedisce, anche se, pur essendo pesanti dimostrano una discreta agilità.
Sono invece dei grandi fondisti, tanto è che le popolazioni nordiche che li utilizzavano gli avevano dato il nome di "Locomotive del Grande Nord"; il soprannome fa intendere con che tipo di atleta abbiamo a che fare. Andiamo ora a vederlo e conoscerlo nel dettaglio. Il Malamute, come tutte le razze da lavoro, ha qualità e caratteristiche allenabili ed alcune innate.
Sviluppo Delle Caratteristiche Allenabili
| Fenix Bright Northern Star's |
Se vogliamo che il nostro tenero cucciolo diventi un buon cane da lavoro, dobbiamo armarci di pazienza e dedicargli diverso tempo, fino dalla tenera età (90- 100 giorni) dobbiamo far socializzare il cane con le persone e soprattutto con gli altri cani, con i quali da adulto dovrà fare Team ed iniziare la sua carriera di cane da traino. Il carattere, nel caso di un cane che dovrà lavorare insieme ad altri esemplari della stessa razza e/o dello stesso sesso, è davvero importante, ed io personalmente lo metto al primo posto nelle caratteristiche che un Malamute deve avere. In poche parole, i nostri cani, che siano 2 - 3 - 4 - 5- 6, devono avere grosso modo la stessa età e non devono essere per forza fratelli; se, per esempio, abbiamo un maschio di 2 anni non possiamo improvvisamente affiancarlo ad un esemplare dello stesso sesso e per giunta adulto in quanto i due si disputerebbero subito il territorio probabilmente litigando rischiando di farsi male. Dovremmo invece affiancare all'adulto un cucciolo che al massimo abbia 4 mesi e lasciare che cresca insieme a lui. Cosi facendo, difficilmente avremo problemi in futuro.Quando avrà raggiunto l'età di 5 mesi possiamo iniziare l'addestramento da lavoro, mettendogli un imbraco da traino che sia della sua misura e legandogli dietro un tronco di legno del peso di circa 2 Kg con una corda; cosi facendo abitueremo il cane all'imbraco e al peso da trainare. All'età di 8 mesi possiamo iniziare ad insegnargli i comandi principali. Mettiamo al cane la sua imbracatura e leghiamo una corda al terminale, che a sua volta attaccheremo a noi tramite l'utilizzo di una normale cintura da roccia; mettiamogli poi un collare con attaccato un guinzaglio che terremo in mano durante la marcia. Lasciamo che il cane inizi a tirare senza metterci a correre, ma facciamo in modo che la corda sia sempre ben tesa e che il cane lavori, cercando di imboccare un percorso che abbia diverse possibilità di svoltare a destra e a sinistra. Durante il tragitto abituiamo il cane a trainare in linea retta e impediamogli di fermarsi ad annusare tutto quello che incontra e ad urinare (ovviamente lo avremo fatto urinare prima di partire). Dobbiamo riuscire a fargli capire che quando si lavora bisogna farlo con una certa professionalità; non è bello fare Sleddog con cani che si distraggono in continuazione e che cambiano direzione da una pianta all'altra !
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Morfologia/Storia
Codice ufficiale descrittivo di colore e di marcatura dell' Alaskan Malamute Club of America
Ecco il codice ufficiale descrittivo di colore e di marcatura dell’ “Alaskan Malamute Club of America, Inc.”, e il suo scopo è quello di:
- Eliminare le incomprensioni e le informazioni non corrette sui pedigree, sulle registrazioni, etc…
- Fornire le informazioni necessarie per i futuri proprietari e per i nuovi allevatori al fine di descrivere il cane in modo corretto.
- Fornire un insieme di colori e di definizioni di tipo universalmente accettati, che possano essere utilizzati dal Servizio di Informazione degli Allevatori.
- Facilitare gli studi futuri e la ricerca nella genetica dei colori.
| Fenix Bright Northern Star's |
Descrizione Colore
- Bianco e Nero : pelo di guardia nero con sottopelo nero o grigio scuro.
- Alaskan Seal (foca dell’Alaska) e bianco : pelo gi guardia o punte di color nero con sottopelo bianco o crema. Il cane sembra nero dalla distanza ma non è un vero nero a causa del lieve strato di sottopelo.
- Sabbia e bianco : pelo di guardia nero o grigio con sottopelo rossastro e rifiniture rosse. Entrambi i fattori nero e rosso sono evidenti.
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Morfologia/Storia
Dog-Trekking Day - 18 Settembre 2011 - Cascata del Toce!
Dopo il rinvio del 04 settembre per condizioni meteo avverse, ci riproviamo!!!! Carissimi amici il 18 settembre sarà un gran giornata in dog-Trekking. Ricordando a tutti che la partecipazione è ASSOLUTAMENTE GRATUITA, evidenziamo che la giornata sarà oggetto di riprese fotografiche realizzate dal nostro amico il mitico Stefano Cocchioni designato "fotografo ufficiale" dei nostri incontri. Ricordiamo inoltre che l'incontro non ha carattere nè di manifestazione nè di competizione ma ha il solo intento svolgersi nel più libero spirito di amicizia. Il punto di ritrovo è fissato a Riale nel piazzale antistante Albergo-Ristorante Aalts Dorf alle ore 0930. Per giungere prendere l'autostrada Voltri-Sempione uscita Val Formazza; proseguire per indicazioni Cascata del Toce poi salire fino a Riale. Per ulteriori contatti ed info scrivete a Antonio alla mail: antoniobattuello@gmail.com oppure ad Ivan alla mail: ivn12365@msn.com. oppure su www.alaskanmalamute.forumattivo.it
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Eventi
L’handling dell’Alaskan Malamute
Scritto da Fabrizio Calì, Allevamento STARRING MAAT
Piazzamento
Esistono come in quasi tutte le razze 2 modi differenti di piazzare il cane, quelli che noi cinofili chiamiamo in gergo in "stay (piazzato)" e in "free (in libertà)".
Per piazzare il cane in "stay" fate fermare il vostro cane richiamandolo con un bocconcino o con delle parole che lui conosce bene come appunto uno "stay" o uno "stop".
Con la mano destra afferrate il guinzaglio sopra la testa del cane e chinandovi su di lui usate la mano sinistra per afferrare la sua zampa sinistra all’altezza del gomito (vedrete che viene meglio a ruotare la zampa) e posizionarla in modo perpendicolare al terreno, state attenti a non metterla ne troppo avanti ne troppo indietro rispetto alla sua spalla, darebbe al cane una forma strana e non bella da vedere dall’esterno.

Starring Maat Hanuket - Prop. All.to STARRING MAAT di Fabrizio Calì
Avendo già sistemato il cane nell’anteriore, cominciate a sistemare il posteriore.
Il metodo migliore sarebbe tenere il guinzaglio con la mano destra e con la sinistra sistemare le zampe posteriori passando con il nostro braccio sotto al cane, ma ho visto molte persone che hanno delle difficoltà a fare questo e quindi si può sistemare il posteriore anche passando con il nostro braccio dietro al cane. Un piccolo trucco per fare questo è aiutarsi a tenere la coda mentre si è chinati verso il posteriore tenendola sotto il nostro ventre, bloccata fra il nostro ventre e il cane, in questo modo avremo la visuale libera per posizionare le 2 zampe posteriori nel migliore dei modi.
Contrariamente a quanto avviene per l’anteriore, per sistemare il posteriore non abbiamo bisogno di 2 mani ma possiamo fare tutto con una sola mano tenendo sempre il guinzaglio con la mano destra e sistemare il posteriore con la mano sinistra.
Allungate leggermente le zampe posteriori verso dietro, ma lievemente, in modo da conferire al cane una forma di un piccolo rettangolo che poi è quello che lo standard vuole, un quadrato leggermente allungato, cioè un rettangolo.
Una volta fatto questo possiamo dire che il nostro cane è piazzato e quindi possiamo tenerlo fermo in questa posizione tenendo con la mano destra il guinzaglio ben inserito sotto la gola inferiormente e subito dietro le orecchie superiormente e con la mano sinistra teniamo la coda perché spesso molti cani tendono ad abbassarla in posizione di riposo, questa non sarebbe una buona cosa in fase di giudizio, quindi preoccupatevi sempre che la coda sia in alto e ben portata.
Per piazzare il cane in "stay" fate fermare il vostro cane richiamandolo con un bocconcino o con delle parole che lui conosce bene come appunto uno "stay" o uno "stop".
Con la mano destra afferrate il guinzaglio sopra la testa del cane e chinandovi su di lui usate la mano sinistra per afferrare la sua zampa sinistra all’altezza del gomito (vedrete che viene meglio a ruotare la zampa) e posizionarla in modo perpendicolare al terreno, state attenti a non metterla ne troppo avanti ne troppo indietro rispetto alla sua spalla, darebbe al cane una forma strana e non bella da vedere dall’esterno.

Starring Maat Hanuket - Prop. All.to STARRING MAAT di Fabrizio Calì
Avendo già sistemato il cane nell’anteriore, cominciate a sistemare il posteriore.
Il metodo migliore sarebbe tenere il guinzaglio con la mano destra e con la sinistra sistemare le zampe posteriori passando con il nostro braccio sotto al cane, ma ho visto molte persone che hanno delle difficoltà a fare questo e quindi si può sistemare il posteriore anche passando con il nostro braccio dietro al cane. Un piccolo trucco per fare questo è aiutarsi a tenere la coda mentre si è chinati verso il posteriore tenendola sotto il nostro ventre, bloccata fra il nostro ventre e il cane, in questo modo avremo la visuale libera per posizionare le 2 zampe posteriori nel migliore dei modi.
Contrariamente a quanto avviene per l’anteriore, per sistemare il posteriore non abbiamo bisogno di 2 mani ma possiamo fare tutto con una sola mano tenendo sempre il guinzaglio con la mano destra e sistemare il posteriore con la mano sinistra.
Allungate leggermente le zampe posteriori verso dietro, ma lievemente, in modo da conferire al cane una forma di un piccolo rettangolo che poi è quello che lo standard vuole, un quadrato leggermente allungato, cioè un rettangolo.
Una volta fatto questo possiamo dire che il nostro cane è piazzato e quindi possiamo tenerlo fermo in questa posizione tenendo con la mano destra il guinzaglio ben inserito sotto la gola inferiormente e subito dietro le orecchie superiormente e con la mano sinistra teniamo la coda perché spesso molti cani tendono ad abbassarla in posizione di riposo, questa non sarebbe una buona cosa in fase di giudizio, quindi preoccupatevi sempre che la coda sia in alto e ben portata.
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